
Lui è un bimbo come tanti, con due grandi occhi dietro un paio di grandi occhiali. Ma ha un grande problema: il mondo gli è estraneo, ci vive, lo vede ma non si relaziona.
O almeno non lo faceva fino a qualche mese fa. Perché Johnny è un bimbo autistico, e la sua famiglia non sapeva come fare per portarlo dentro il mondo. Poi un giorno la madre di Johnny, Linda Hickley, accoglie un altro essere vivente e sofferente in casa, un caso disperato. Xena era una cucciola abbandonata vicino ad un cassonetto, solo la sua pelle teneva insieme le ossa, non aveva più neanche il pelo del mantello, tanto che non si sapeva di che colore o razza fosse. Uno spettacolo di disperazione che non ha scoraggiato la madre di Johnny. E’ iniziato un percorso difficile per la cucciola che oltre ad essere denutrita era malata, ma accanto a lei c’è sempre stato lui: Johnny. Si è preso cura di quello “straccetto” che era Xena, ha aiutato a imboccarla, l’ha lavata e accudita. E forse è stato quel prendersi cura di un’altra disperazione che l’ha fatto entrare nel mondo. Ci sono voluti mesi perché la cagnolina si riprendesse, perché finalmente si potesse capire che era fuori pericolo e quindi fortunatamente sarebbe sopravvissuta.
O almeno non lo faceva fino a qualche mese fa. Perché Johnny è un bimbo autistico, e la sua famiglia non sapeva come fare per portarlo dentro il mondo. Poi un giorno la madre di Johnny, Linda Hickley, accoglie un altro essere vivente e sofferente in casa, un caso disperato. Xena era una cucciola abbandonata vicino ad un cassonetto, solo la sua pelle teneva insieme le ossa, non aveva più neanche il pelo del mantello, tanto che non si sapeva di che colore o razza fosse. Uno spettacolo di disperazione che non ha scoraggiato la madre di Johnny. E’ iniziato un percorso difficile per la cucciola che oltre ad essere denutrita era malata, ma accanto a lei c’è sempre stato lui: Johnny. Si è preso cura di quello “straccetto” che era Xena, ha aiutato a imboccarla, l’ha lavata e accudita. E forse è stato quel prendersi cura di un’altra disperazione che l’ha fatto entrare nel mondo. Ci sono voluti mesi perché la cagnolina si riprendesse, perché finalmente si potesse capire che era fuori pericolo e quindi fortunatamente sarebbe sopravvissuta.
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